UNESCO World
Natural Heritage

Un patrimonio per il mondo

È un riconoscimento che comporta un impegno profondo: dal 2009 le Dolomiti fanno parte del Patrimonio Mondiale Naturale UNESCO. Si trovano così allo stesso livello del Grand Canyon o della Grande Barriera Corallina. L'UNESCO premia con questo titolo la loro "bellezza paesaggistica monumentale" e la loro unicità geologica.

Per noi dell'Odles Slow Dolomites, questo titolo significa innanzitutto una cosa: responsabilità. Custodiamo un paesaggio colmo di grazia che appartiene all'umanità intera. Le Odle e il Sasso Putia sono parte di questo prezioso mosaico – monumenti di storia della Terra che preserviamo per le generazioni future.

Nove isole di pietra

Le Dolomiti non sono una catena montuosa continua, ma un arcipelago composto da nove massicci isolati di roccia, separati da valli e fiumi. Il nostro Parco Naturale Puez-Odle è uno di questi nove cuori pulsanti. Esso unisce Val di Funes e Luson alla Val Gardena e alla Val Badia. Anche se ognuna di queste "isole" ha il proprio carattere – dallo Sciliar alle Tre Cime di Lavaredo – raccontano tutte la stessa storia: quella di una vita in un mare primordiale tropicale che si è trasformata in pietra e che oggi si erge verso il cielo come una cattedrale pallida.

Le nove isole:
 

  • Pelmo e Croda da Lago
  • Marmolada
  • Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi e Vette Feltrine
  • Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
  • Dolomiti Settentrionali
  • Puez-Odle
  • Sciliar-Catinaccio e Latemar
  • Bletterbach
  • Dolomiti di Brenta

Il nostro Parco Naturale Puez-Odle è uno di questi nove cuori pulsanti. Collega Funes e Luson con la Val Gardena e la Val Badia. Anche se ognuna di queste isole ha il proprio carattere – dal monumentale Sciliar alle famosissime Tre Cime – tutte raccontano la stessa storia: quella della vita in un mare primordiale tropicale che si è trasformata in pietra e oggi si erge verso il cielo come una cattedrale pallida.

Quando la roccia si infiamma: l’Enrosadira

Di giorno le chiamiamo le "Montagne Pallide", perché la loro chiara dolomia riflette la luce. Ma quando cala il crepuscolo, avviene il miracolo. L'Enrosadira (termine ladino che significa "diventare di colore rosa") trasforma le pareti fredde delle Odle e del Sass de Putia in torce ardenti. Dal delicato arancione al viola profondo, la luce gioca sulla superficie ruvida. Uno spettacolo che nessuna tecnologia può sostituire – bisogna semplicemente viverlo nel silenzio della sera.

Comprendere e stupirsi: Info Point Zannes

Chi conosce la storia, vede il paesaggio con occhi diversi. L'UNESCO Info Point presso la Malga Zannes, in Val di Funes, è la chiave per questa comprensione. Qui potrai viaggiare nel tempo attraverso 270 milioni di anni di storia geologica, capendo perché queste montagne abbiano l'aspetto che vediamo oggi. Proprio fuori dalla porta inizia il Sentiero Adolf Munkel: dopo aver appreso la teoria, potrai percepire la pratica – le imponenti pareti nord – quasi toccandole con mano. Prima comprendere, poi vivere.

Scopri di più

Qui, dove l’essenza della bellezza alpina è palpabile. Dove sentieri idilliaci e convinta consapevolezza rendono tangibile il vero valore della lentezza. Crea i tuoi momenti dolomitici.

Il tuo alloggio nelle Dolomiti, al cospetto delle Odle

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