Valle di Luson

Luson – Dove le Dolomiti si fanno dolci

Esistono luoghi che non ti travolgono, ma ti abbracciano. Luson è uno di questi. Mentre nella vicina Val di Funes è la roccia a dominare, qui il paesaggio è disegnato da forme morbide, pendii soleggiati e orizzonti infiniti.

La valle si trova lontana dalle grandi strade di transito, protetta e baciata dal sole. Qui il tempo scorre al ritmo della natura. È il rifugio ideale per chi vuole vivere davvero il lato "slow" delle Dolomiti: camminando tra vasti alpeggi, tuffandosi in un laghetto naturale o semplicemente godendosi il dolce far niente davanti a una vecchia baita.

Luson Paese – Un luogo d'incontro

Il centro principale di Luson si trova a circa 970 metri di altitudine, immerso tra prati e boschi. Non è il tipico villaggio turistico, bensì una comunità autentica e viva. Attorno alla piazza del paese si respira la vita vera.

Dal centro, i sentieri si snodano in ogni direzione: verso i masi in quota, nel cuore dei boschi o direttamente verso il laghetto naturale balneabile. L’architettura è legata alla tradizione, le persone sono accoglienti. Qui si arriva, si parcheggia l'auto e ci si lascia alle spalle la frenesia quotidiana della valle.

Frazioni e masi nascosti

Chi si addentra nella valle o ne esplora i pendii, scopre piccole frazioni come Flitt, Rungg o Petschied. Qui gli antichi masi di montagna restano aggrappati ai versanti soleggiati, testimoni di un paesaggio culturale secolare.

Da Flitt parte il sentiero diretto verso l'alpeggio e la cima Lasta. A fondovalle, presso Petschied, regna il silenzio assoluto: qui la strada finisce e inizia la natura selvaggia. Questi luoghi sono vere e proprie oasi di energia, dove si percepisce intensamente il profondo legame tra l'uomo e la natura.

Petschied – Sulla via per il Passo delle Erbe

Situata tra i 1.000 e i 1.500 metri, la frazione di Petschied si estende lungo la strada verso il Passo delle Erbe, in direzione della testata della valle. La chiesa di San Nicolò e la cappella di Maria presso il maso Soler rappresentano i punti di riferimento spirituali di questa tranquilla località.

Per gli amanti dello sport, Petschied offre il campo sportivo e la pista naturale per slittini – una vera attrazione per le famiglie durante l'inverno. Grazie alla sua posizione a fondovalle, la frazione è il punto di partenza ideale per escursioni verso il Sass de Putia e il Passo delle Erbe.

Alpe di Luson – Il palcoscenico della libertà

È il cuore pulsante della nostra regione e uno degli alpeggi più lunghi delle Alpi. Un altopiano che si estende per oltre 20 chilometri e che sembra quasi toccare il cielo.

Sia in estate, quando fioriscono i rododendri, sia in inverno, quando una coltre bianca ricopre le vette: l'Alpe di Luson è il regno dell'infinito. Qui, tra i 1.800 e i 2.300 metri, si cammina senza pendenze ripide, ma avvolti da un panorama mozzafiato che spazia dal Sass de Putia fino alle Alpi della Zillertal.

Sass de Putia – L'emblema di Luson

Con i suoi 2.875 metri, il Sass de Putia è il pilastro nord-occidentale delle Dolomiti e il simbolo indiscusso di Luson. La sua forma inconfondibile caratterizza il paesaggio e il profilo dell’intera valle.

Dalla vetta si gode di una vista panoramica mozzafiato: le Dolomiti con il Gruppo delle Odle, il Gruppo del Puez, il Sella, la Marmolada e le Tofane, oltre alle Alpi della Zillertal a nord. Particolarmente suggestiva è l'alba, quando il cielo sopra le montagne si accende di intense tonalità di rosso e arancione.

L'area escursionistica intorno al Sass de Putia offre il percorso adatto a ogni livello: il giro ad anello dal Passo delle Erbe attorno al massiccio è di media difficoltà (13 km, 4:30 h, 500 m di dislivello). L'ascesa alla vetta attraverso la breve via ferrata è riservata agli alpinisti esperti (11,5 km, 5:00 h, 1.000 m di dislivello). Chi preferisce un approccio più dolce può scegliere il Piccolo Putia (2.813 m), più semplice e senza tratti attrezzati.

Laghetto Glittner See – Lo specchio delle Dolomiti

A 2.151 metri di altitudine, nella parte orientale dell'Alpe di Luson, si trova il laghetto Glittner See: un gioiello silenzioso del mondo alpino. In assenza di vento, il Sass de Putia si specchia sulla superficie calma dell'acqua, creando un'immagine fotografica che non teme confronti.

Il momento migliore per immortalare il riflesso perfetto? Le ore del mattino o della sera, quando l'aria di montagna è limpida. In primavera e in autunno le condizioni sono ideali, mentre in estate si consigliano le prime ore dell'alba.

L'escursione ad anello verso il laghetto parte da Oberflitt. Seguendo il sentiero n. 10 si raggiunge la malga Tunaretsch o, in alternativa, si passa per il Giogo di Glitt (2.189 m) fino al lago. Il ritorno avviene attraverso il Jakobsstöckl: un tour facile ma piuttosto lungo, di circa 13 km, con una durata di 4:30 ore e 620 metri di dislivello.

Immergersi in acque cristalline

Proprio nel cuore del paese, eppure un mondo a sé: il laghetto naturale balneabile di Luson è un vero gioiello. Senza l’uso di alcuna sostanza chimica, l’acqua si rigenera naturalmente grazie alle piante e a filtri biologici.

Nelle calde giornate estive, è il luogo perfetto per un tuffo rinfrescante dopo un’escursione. Con i suoi prati curati e la vista sulle montagne, il laghetto invita a distendersi, osservare il passaggio delle nuvole e godersi l'elemento acqua nella sua forma più pura.

L’inverno nella sua forma più silenziosa

Quando arriva l’inverno, Luson si trasforma in un paradiso dai toni soffusi. Le dolci cime dell’Alpe di Luson sembrano create apposta per le escursioni con le ciaspole e lo scialpinismo.

Qui non esistono rumore né frenesia. Tracci la tua scia nella neve immacolata, ascoltando solo il tuo respiro e godendoti una vista limpida che spazia verso l'infinito. Anche gli amanti del fondo trovano la loro felicità sugli anelli in quota. E per le famiglie, la piccola sciovia di Rungg offre l’approccio perfetto e senza stress agli sport invernali.

Scopri di più

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